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Feb 27, 2025

Resistenza al fuoco delle strutture in Italia: tecniche di intervento

Il tema della resistenza al fuoco delle strutture in Italia è regolato da una serie di normative che ne definiscono i requisiti per garantire la sicurezza durante un incendio. Queste normative, come il D.M. 16 febbraio 2007, il D.M. 3 agosto 2015, e le NTC 2018, insieme agli Eurocodici, stabiliscono criteri tecnici per classificare la resistenza e la reazione al fuoco dei materiali da costruzione.

La reazione al fuoco valuta il comportamento di un materiale nel contribuire alla propagazione delle fiamme, classificandosi in una scala da 0 (non combustibile) a 5 (alta combustibilità). La resistenza al fuoco, invece, riguarda la capacità di una struttura di mantenere le sue proprietà meccaniche e isolanti durante un incendio, identificata con sigle come REI60 o REI120, dove R indica resistenza, E emissione, e I isolamento.

Le normative europee e italiane si distinguono per una particolare attenzione alla specificità dei materiali strutturali, come acciaio, calcestruzzo, legno e muratura, regolati da capitoli specifici degli Eurocodici (ad esempio, UNI EN 1992-1-2 per il calcestruzzo e UNI EN 1995-1-2 per il legno). Queste norme tecniche definiscono criteri dettagliati per il calcolo della resistenza al fuoco in base al tipo di materiale, alla geometria della struttura e al carico termico previsto. I materiali devono rispettare standard prestazionali che tengano conto delle caratteristiche intrinseche, come la conducibilità termica, la capacità isolante e la deformabilità sotto stress termico.

Sono previsti tre metodi per verificare la resistenza al fuoco degli elementi strutturali:

  • Metodo tabellare: Semplice e basato su tabelle standard, utile per configurazioni standard.

  • Metodo sperimentale: Basato su prove pratiche in laboratorio, affidabile ma costoso e solitamente impiegato dai costruttori per elementi prefabbricati standard.

  • Metodo analitico: Richiede un professionista e l'uso degli Eurocodici per calcoli personalizzati.

Il Metodo analitico può essere anche esteso con l’impiego dell’FSE (Fire Safety Engineering) quale metodo innovativo con l’utilizzo simulazioni avanzate (CFD) per ottimizzare la progettazione.

Nei casi in cui il codice di prevenzione incendi richieda la verifica della dinamica di collasso, un approccio moderno come il metodo FSE consente di ottimizzare l’uso del suolo e garantire il collasso controllato delle strutture in caso di incendio, superando i limiti tradizionali legati alle distanze di ribaltamento. Questo è particolarmente utile per edifici complessi come i magazzini automatizzati verticali.

La resistenza al fuoco, quindi, non è solo una questione di sicurezza, ma integra sostenibilità, innovazione, e ottimizzazione progettuale.

La scelta delle modalità di intervento al fine di poter incrementare la resistenza al fuoco degli elementi strutturali per una specifica richiesta REI è innanzitutto influenzata dalla modalità di analisi degli elementi esistenti e di conseguenza anche alla scelta dei materiali.

L'evoluzione normativa europea in merito ai materiali sia da costruzione che per la protezione al fuoco delle stesse è partita dalla Direttiva CPD 89/106 fino al Regolamento CPR 305/2011, culminando nel Regolamento UE 2024/3110, che introduce novità come il passaporto digitale dei prodotti e criteri per la sostenibilità ambientale.


Modelli analitici per la valutazione della diffusione del calore con curva di incendio standard (ISO 834) per sezioni di elementi strutturali localizzati

Interventi per incrementare la resistenza al fuoco degli elementi strutturali


Elementi in Calcestruzzo Armato (c.a.)

La resistenza al fuoco di elementi in calcestruzzo armato può essere aumentata attraverso l’applicazione di intonaci protettivi, realizzati con materiali come gesso, vermiculite o argilla espansa, applicati manualmente o a spruzzo in spessori adeguati alla classe di resistenza richiesta. Dopo l'applicazione, si procede con finitura e pitturazione per una maggiore durabilità.

La protezione dei solai può avvenire con controsoffittature ignifughe realizzate con lastre, fissate su una struttura di supporto. Le lastre vengono trattate ai giunti con nastro di rinforzo e stucco, garantendo una protezione uniforme.

La pitturazione intumescente (a base gesso e polimeri vinilici – a base silicato – cementizie ibride) è un altro metodo efficace per migliorare la resistenza al fuoco, e prevede l’applicazione di vernici reattive su superfici opportunamente preparate. Prima di essa, è necessario utilizzare un primer per assicurare una perfetta adesione.

Per quanto concerne gli elementi degradati, il ripristino del calcestruzzo consente di riparare danni localizzati e passivare le barre d’armatura, proteggendo le strutture dall'ulteriore degrado e garantendo una migliore resistenza al fuoco.

Infine, per gli elementi prefabbricati di tipo predalles oltre agli interventi di cui sopra vengono inoltre realizzati fori nel fondello per evitarne lo scoppio dello stesso durante le fasi di incendio, consentendo lo sfiato dei gas rilasciati a seguito della combustione dell’elemento di alleggerimento.


Elementi in acciaio

Per gli elementi in acciaio, il rivestimento con lastre ignifughe rappresenta una soluzione efficace. Le lastre vengono fissate a una struttura di supporto o direttamente agli elementi con viti autofilettanti, e le giunzioni vengono sigillate con materiale specifico intumescente per garantire una protezione completa.

Possono essere inoltre utilizzati intonaci protettivi realizzati con materiali come gesso, vermiculite o argilla espansa, applicati solitamente a spruzzo in spessori adeguati alla classe di resistenza richiesta.

La pitturazione intumescente (a base acqua, a base solvente, acriliche, epossidiche) è largamente impiegata per gli elementi in carpenteria metallica. Queste vernici, applicabili a spruzzo, con pennello o a rullo, si espandono in caso di incendio, formando una barriera isolante. Prima dell'applicazione, le superfici in acciaio devono essere sabbiate per rimuovere impurità, e successivamente trattate con un primer anticorrosivo. Lo spessore della vernice varia in base alla classe di resistenza richiesta e alle condizioni specifiche di carico.


Elementi in legno

Gli elementi in legno possono essere protetti dal fuoco tramite l’applicazione di pitture intumescenti (a base acqua, bicomponenti a base resina, a base siliconica, decorative intumescenti) applicate in più mani a seconda delle prescrizioni del produttore su superfici grezze o levigate. Questo trattamento rallenta significativamente la combustione del materiale, garantendo una maggiore resistenza al fuoco senza compromettere l’estetica.


Murature portanti

Per le murature portanti possono essere impiegati intonaci armati con rete metallica o materiali compositi. Questo tipo di intervento rafforza le pareti, aumentando la capacità portante e la resistenza al fuoco.

Un'altra soluzione consiste nell’utilizzo di malte ignifughe per riempire eventuali cavità o crepe e creare uno strato esterno di intonaco antincendio migliorando la continuità strutturale e la protezione termica.


Elementi in alluminio

Gli elementi in alluminio - seppur di ridotto uso strutturale - sono caratterizzati da un’elevata conducibilità termica, gli interventi antincendio si concentrano sull'applicazione di rivestimenti protettivi specifici per ridurre la trasmissione del calore. I rivestimenti ignifughi possono essere costituiti da pannelli o vernici intumescenti, applicate direttamente sugli elementi.

Data la diversa risposta dell’alluminio al fuoco rispetto ad altri metalli, è essenziale utilizzare materiali progettati appositamente per garantire una protezione efficace, tenendo conto delle specifiche condizioni di esposizione al fuoco.


Modalità e approccio generale agli Interventi

Gli interventi descritti richiedono una preparazione accurata delle superfici, l’utilizzo di materiali certificati (EN 13381-3:2015 per Calcestruzzo - UNI EN 13381-8:2013 per acciaio - UNI EN 13381-7:2019 per legno, etc.) e una posa in opera conforme alle istruzioni del produttore. Ogni soluzione deve essere progettata in base alle caratteristiche specifiche degli elementi strutturali e delle condizioni d’uso, rispettando le normative tecniche e ambientali per garantire la massima sicurezza e durabilità.


AS Ingegneria: specialisti nella verifica della resistenza al fuoco

AS Ingegneria, studio di ingegneria civile con sede a Milano, si distingue per la competenza e l’accuratezza con cui affronta la valutazione della resistenza al fuoco delle strutture, applicando sia metodi tabellari che analitici per assicurare il rispetto delle normative e la sicurezza degli edifici. Grazie a soluzioni personalizzate, supportiamo i nostri clienti nella tutela di immobili di diversa natura, tra cui edifici storici, residenziali, scolastici e industriali, mantenendone al contempo le specifiche peculiarità architettoniche.


Un intervento di pregio: l’ex Casinò Municipale di San Pellegrino Terme

Uno degli interventi più significativi condotti dal nostro studio riguarda l’Ex Casinò Municipale di San Pellegrino Terme, edificio emblema dello stile Liberty italiano. Grazie a un rilievo dettagliato effettuato con tecnologia laserscanner e a un’approfondita analisi storica documentale, è stato possibile identificare gli elementi strutturali dell’edificio per poi procedere alla verifica della loro resistenza al fuoco, garantendo la conservazione e la funzionalità di questa prestigiosa architettura.


La resistenza al fuoco nelle scuole: il caso di Agrate Brianza

Nel settore scolastico, il nostro intervento ha visto protagonista il complesso di plessi scolastici di Agrate Brianza, esteso su oltre 21.000 mq. Qui, abbiamo eseguito l’identificazione delle tipologie strutturali, la caratterizzazione dei materiali tramite prove sperimentali e la verifica della resistenza al fuoco degli elementi strutturali rappresentativi.


La resistenza al fuoco negli edifici industriali e turistico-ricreativi

Nel contesto industriale, la nostra società di ingegneria civile ha operato su diverse strutture di rilievo, tra cui:

  • Edificio industriale di via Fantoli, Milano: analisi di pilastri, travi e solai bidirezionali in cemento armato su una superficie di 10.000 mq.

  • Edificio industriale SAES GATTERS, Lainate (MI): struttura prefabbricata di 3.150 mq, per la quale abbiamo verificato la resistenza al fuoco di pilastri, travi principali e tegoli prefabbricati.

  • Edificio industriale Certosa 247, Milano: un complesso progetto di riqualificazione edilizia su 10.500 mq, comprendente modifiche alle destinazioni d’uso, riorganizzazione del layout strutturale e l’inserimento di nuovi corpi scala. L’intervento ha previsto la verifica della resistenza al fuoco di tutti gli elementi strutturali appartenenti a cinque macro-sottostrutture, ciascuna con specificità costruttive proprie.

Relativamente al segmento turistico e ricreativo, ci siamo occupati dell’ampliamento e riqualificazione di Bormio Terme, un intervento pensato in previsione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Il progetto include la realizzazione di una nuova “Vasca Avventura” interrata in calcestruzzo armato con copertura in legno lamellare e luci fino a 15 metri, il potenziamento del Termarium e delle aree Relax, oltre alla nuova copertura della “Vasca Natatoria”, realizzata in lamellare con travi a intradosso variabile in grado di coprire luci di 22,50 metri. In particolare, abbiamo proceduto alla verifica della resistenza al fuoco delle strutture esistenti della Vasca Natatoria e dei nuovi elementi strutturali previsti dal progetto.

Quanto finora illustrato è solo una parte dei numerosi interventi portati a termine da AS Ingegneria, realtà che unisce competenze tecniche avanzate, un’attenzione meticolosa per i dettagli e soluzioni su misura per ogni contesto. Grazie a un approccio sinergico e collaudato e all’impiego delle tecnologie più innovative, ci impegniamo a garantire la sicurezza e il valore degli edifici, offrendo ai nostri clienti un servizio sempre eccellente.



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